Il giro del mondo in 21 ciambelle

Difficile a credersi, ma Junkfully non è solo gelato al pollo fritto o hamburger assurdi di 2kg, ma anche approfondimento culturale.

Spesso vi portiamo in giro per il mondo, lo abbiamo fatto con Il giro del mondo in 20 fast food, e vogliamo farlo anche oggi, parlandovi di ciambelle.

Dai Krapfen ripieni dell’Austria, alle appiccicose Koeksister del Sudafrica, conosciamo tutte le versioni di questo fantastico dolce.

Austria: Faschingskrapfen
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Leggermente diverso dal tedesco Berliner, (di cui parleremo più avanti), la facilmente pronunciabile Faschingskrapfen (traduzione: piccolo dolce di carnevale), è una sferica palla fritta di pasta non-forata, ripiena di marmellata o crema pasticcera, ed è comunemente servita durante la festa di San Giuseppe.

Argentina: Bolas De Fraile Con Dulce Leche
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Un’altra interpretazione del classico Berliner. Quando i tedeschi lo portarono nel Sud America, gli argentini lo resero loro riempiendo la ciambella con il fantastico dulce de leche.

Belgio/Olanda: Oliebol/Smoutebollen
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Le Oliebollen (letteralmente pallotte di olio), chiamate in Belgio Smoutebollen (pallotte di lardo), sono frittelle dolci di forma sferica tipiche della notte di Capodanno e delle fiere di paese. Sono fatte a partire da un impasto lievitato di farina e uova, talvolta con uvetta, ribes, scorzette d’arancia candite e mele, il quale, dopo esser stato lievitato per circa un’ora, è raccolto e gettato nell’olio, nel burro o nella margarina bollente. Dopo la frittura vengono ricoperti con zucchero a velo.

Cina: Youtiao
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Lo Youtiao, conosciuto anche come Cruller Cinese, Ciambella Cinese, Bastone all’olio Cinese o Grissino Fritto, è una lunga striscia di impasto fritta, che si mangia in Cina e in altri pasi dell’Est e del Sud-Est Asiatico. Lo Youtiao può esistere anche in versione salata, ed è consumato a colazione insieme a del riso congee, e del latte di soia e zucchero.

Francia: Pets De NonnesIl giro del mondo in 21 ciambelle

Queste deliziose ciambelle francesi sono prima fritte in padella due volte e poi passate al forno, e la ricetta risale addirittura ai tempi del Medioevo. Una curiosità: sono chiamate anche Sfogliatelle della Suora o, spesso, Scorregge di Suora, ma non chiedeteci il motivo!

Germania: BerlinerIl giro del mondo in 21 ciambelle

Il Berliner Pfannkuchen, abbreviato per ovvie ragioni, è il famosissimo dolce fatto di pasta lievitata dolce fritto nello strutto o nell’olio, con una marmellata di riempimento e di zucchero a velo o normale zucchero sopra. In Germania, uno scherzo popolare è quello di riempire i Berliner con della senape piccante, invece di marmellata. La famosa simpatia dei tedeschi!

India: VadaiIl giro del mondo in 21 ciambelle

Questi snack indiani sono più salati che dolci, e sono comunemente consumati come accompagno, o come spuntino veloce, piuttosto che come dessert. Hanno un tipo di sapore decisamente diverso rispetto alle ciambelle occidentali, grazie alla presenza di semi di cumino, foglie di curry, cipolla, sale e peperoncino. Si usa mangiarli direttamente dal forno bollenti e croccanti. Un ottimo accompagno per una lingua ustionata!

Iran: ZoolbiaIl giro del mondo in 21 ciambelle

Nonostante l’aspetto possa trarre in inganno, il Zoolbia è sicuramente la cosa che più si avvicina ad una ciambella in Medio Oriente. È composto da un impasto di yogurt e amido, immersa in sciroppo, fritto, e spesso servito con una controparte, il Bamiyeh, che è essenzialmente la stessa cosa ma in lunghe strisce sottili.

Israele: SufganiyotIl giro del mondo in 21 ciambelle

Dolce tradizionale ebraico, gli Sufganiyah sono praticamente sinonimo di Hanukkah. In Israele sono molto importanti, soprattutto in prossimità delle festività, ma alla fine, sono semplici ciambelle ripiene di marmellata o anche di cioccolato, dulce de leche, o crema pasticcera.

Giappone: An-doughnut

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L’equivalente giapponese della donut americana è l’An-doughnut, pasta fritta ripiena di Anko, una marmellata giapponese preparata con i semi di azuki.

Malesia: Kuih KeriaIl giro del mondo in 21 ciambelle

Queste ciambelle hanno la base dell’impasto a base di patate, vengono fritte e poi coperte con un quintale di zucchero, e potete trovarle vendute in carretti di strada in Malesia.

Nepal: Sel RotiIl giro del mondo in 21 ciambelle

Altra ciambella mangiata prevalentemente durante le feste, il Sel Roti è una prelibatezza delle festività Indù del Dashain e Tihar. Questa ciambella a forma di anello, composta da un impasto di riso fritto, è diventata un simbolo del Nepal, della cultura nepalese, ed è anche la prova che si possono mangiare ciambelle a 9000 km sopra il livello del mare!

Perù: PicaronesIl giro del mondo in 21 ciambelle

Questo piatto affonda le proprie origini nei tempi del Vicereame del Perù, probabilmente è un adattamento dei buñuelos spagnoli che consumavano i conquistatori e gli schiavi. I Picarones sono un antipasto o dolce peruviano a base di farina di grano mischiata con zucca e in qualche occasione con patata dolce, a forma di anello, bagnato poi con salsa chancaca. È un piatto tradizionale della gastronomia peruviana, cilena e di varie nazioni sudamericane che, a differenza di altri antipasti, può essere consumato sia a pranzo che a metà pomeriggio.

Polonia: PączkiIl giro del mondo in 21 ciambelle

I Pączki, letteralmente piccolo pacco, sono molto simili ai krapfen austriaci e tedeschi, con la differenza che, in questa ricetta, viene aggiunto un po’ di alcool. Queste ciambelle ripiene di marmellata vengono poi glassate e coperte con dei pezzettini di arancia essiccata.

Portogallo: MalasadasIl giro del mondo in 21 ciambelle

Le Malasadas, dal portoghese mal-assada (crudo), sono delle palle di lievito fritte e poi ricoperte di zucchero. La ricetta tradizionale non prevede buchi o farciture.

Romania: GogoșiIl giro del mondo in 21 ciambelle

Anche la Romania ha ovviamente la propria versione delle ciambelle: le Gogoși sono palle di impasto fritte e, a volte, coperte di zucchero a velo. Possono essere riempite con cioccolato, marmellata di albicocche, marmellata di fragole o formaggio.

Sudafrica: KoeksisterIl giro del mondo in 21 ciambelle

Questa prelibatezza del Sudafrica consiste in dell’impasto fritto nella cannella, zenzero, mandarino essiccato, semi di anice e sciroppo di zucchero, poi raffreddato e immerso nel cocco. Sono super dolci, e molto ma molto appiccicosi al tatto. Sono talmente amate che c’è anche una statua di un Koeksister nella città di Orania, Sudafrica.

Spagna: ChurrosIl giro del mondo in 21 ciambelle

Il Churro è uno spuntino dolce, tipico della cucina iberica e latino-americana, a base di una pastella fritta spolverata di zucchero. In Spagna i churros sono normalmente disponibili tutto l’anno presso le apposite bancarelle che si trovano lungo le strade principali, nelle piazze e nei mercati, nonché durante le ferias estive e nei luna park. Molto amati sono però la domenica a colazione, intinti in una tazza di densa cioccolata calda, e all’alba di capodanno o genericamente dopo una nottata di festeggiamenti.

Thailandia: Pa Thong KoIl giro del mondo in 21 ciambelle

Astutamente denominato Thai Donuts, il Pa Thong Ko è un altro bastoncino di pasta fritta, spesso consumato a colazione con del The, e venduto per strada. Di tanto in tanto, ne potete trovare due saldati insieme, a forma di X.

Turchia/Grecia: Lokma/LoukoumadesIl giro del mondo in 21 ciambelle

I Loukoumades sono frittelle dolci tipiche della Grecia, di derivazione arabo-turca, a base di farina, zucchero, lievito e sale, bagnate con sciroppo, miele o cioccolato. Le Lokma furono create dai cuochi del Sultano durante l’Impero Ottomano.

Vietnam: Bánh RánIl giro del mondo in 21 ciambelle

Il Bánh Rán è una palla fritta di riso tipica della cucina vietnamita settentrionale. In vietnamita, bánh è una categoria di alimenti tra cui dolci, torte e pasticcini, mentre rán significa fritto.
Il guscio esterno è realizzato con farina di riso e ricoperto con semi di sesamo bianchi, mentre il ripieno è di pasta di fagioli mung e profumato con essenza di gelsomino. Tradizionalmente, il ripieno deve essere separato dal guscio in modo che, se si scuote il bánh rán, si può sentire il rumore del ripieno contro l’interno del guscio.

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